ANNA QUAGLIETTA
UOC Medicina Trasfusionale Pescara
Transfusion Medicine Network 2014;4:38-43 (Pubblicato dicembre 2014)
L’inefficacia della trasfusione piastrinica è un fenomeno frequente che può interessare fino al 70% dei pazienti politrasfusi. Il monitoraggio dell’efficacia della trasfusione piastrinica attraverso la valutazione della conta post trasfusionale rappresenta una guida importante per le trasfusioni successive e per la rilevazione della refrattarietà. La refrattarietà è definita come l’impossibilità di ottenere una risposta soddisfacente (adeguato incremento) alla trasfusione piastrinica ripetuta in 2/3 episodi trasfusionali consecutivi. Numerosi sono i fattori influenzanti l’efficacia trasfusionale, legati principalmente alle caratteristiche del paziente ma dipendenti anche dal prodotto trasfuso. L’individuazione di tali fattori e l’applicazione di interventi correttivi consente di prevenire eventi emorragici gravi e di risparmiare un prodotto trasfusionale prezioso. Tuttavia, a causa di problemi logistici ed organizzativi, la diagnosi e la gestione della refrattarietà alla trasfusione piastrinica appaiono complesse e necessitano di protocolli condivisi e della stretta collaborazione di tutti gli operatori coinvolti.