Gestione laboratoristica della refrattarietà immunologica alla trasfusione di piastrine

I pazienti oncoematologici sottoposti a regime trasfusionale sviluppano frequentemente refrattarietà alla trasfusione piastrinica. In questi pazienti, il nostro protocollo operativo prevede, l’identificazione dei casi refrattari per cause immunologiche (ripetuti mancati incrementi del conteggio piastrinico e ricerca/identificazione di anticorpi anti-piastrine e/o anti-HLA); l’identificazione di donatori compatibili tramite esecuzione del cross-match sierologico piastrinico ed infine la trasfusione di piastrine compatibili. Una volta instaurata la refrattarietà, la gestione del paziente può essere difficile perché solitamente non si formano anticorpi verso un singolo antigene HLA ma anticorpi panreattivi. In questi casi, solo avendo a disposizione un largo numero di donatori è possibile dare al paziente un supporto efficace. Il trattamento della refrattarietà richiede la stretta collaborazione fra il centro trasfusionale e il reparto clinico.